Cooperazione e condivisione
Affinché due persone possano cooperare, esse devono condividere, almeno in parte, una certa visione del mondo.
Affinché due persone possano cooperare, esse devono condividere, almeno in parte, una certa visione del mondo.
La vita umana consiste in una continua oscillazione tra cooperazione e competizione, dove l’una cosa è funzionale all’altra, nel senso che competere serve a cooperare, e cooperare serve a competere.
Una società poco coesa è debole e fragile. La coesione sociale richiede una certa condivisione di ideali, di valori, e di interessi. Una società in cui manca la motivazione ad accordarsi su un certo numero …
Una gran parte del comportamento umano può essere spiegata mediante i concetti della psicologia del potere sociale. Per potere sociale intendo la capacità di un individuo di influenzare altri a comportarsi in certi modi a …
Una relazione sociale è una combinazione abituale di transazioni tra due individui, dotata di una certa forma caratteristica, ovvero conforme ad un certo modello. Una relazione sociale comporta una serie di condizioni (legami, impegni, regole, …
Una cooperazione richiede un coordinamento, ovvero un’autorità coordinatrice ai cui ordini i cooperanti devono obbedire.
Ogni umano ha bisogno di piacere ad altri, se non può ottenere coercitivamente la cooperazione altrui.
Dato che ogni umano ha bisogno della cooperazione con altri umani per sopravvivere (sia come individuo, sia come specie), ogni interazione sociale è caratterizzata dalla domanda e dall’offerta di cooperazione. Tuttavia la cooperazione richiesta o …
Le transazioni interpersonali servono a trasmettere beni, servizi e informazioni, piaceri e dolori, a cooperare e a competere, a stabilire condivisioni e non condivisioni, secondo certi modelli culturali.
Giudicare una cosa (concreta o astratta) o una persona significa decidere se essa sia (in una certa misura) vera o falsa, buona o cattiva, bella o brutta, utile o inutile, efficace o inefficace, potente o …
I rapporti tra l’io e l’inconscio possono essere più o meno cooperativi o conflittuali, dato che l’io deve tener conto anche delle esigenze altrui e di una visione razionale del mondo che può non corrispondere …
Come ci insegna Yuval Harari, stiamo tutti (con rare eccezioni) diventando sempre più irrilevanti a causa del progresso tecnologico, e subiamo la storia fatta da pochi potenti incontrollabili. Io penso che l’unico modo per essere …
Quando due persone si incontrano, ciascuna è guidata da due «direttori» che possono avere idee conflittuali su come interagire con la persona incontrata. Il primo direttore è l’inconscio, il secondo è l’io cosciente. Il direttore …
L’aggettivo «comune» è di fondamentale importanza nei rapporti interpersonali. Da esso derivano concetti come «condividere» (che significa avere in comune), «comunità», «comunione», «comune» inteso come istituione politica, «comunanza» (cioè affinità, somiglianza) ecc. Davanti ad un …
Quando due persone s’incontrano, i loro inconsci calcolano ciò che esse condividono e ciò che esse non condividono, cosa possono condividere e cosa non posono condividere. I risultati di questo calcolo determinano le possibiltà di …