Sul senso della vita
La vita di un individuo è causata dei suoi geni e serve alla loro riproduzione.
La vita di un individuo è causata dei suoi geni e serve alla loro riproduzione.
Ogni umano é il risultato della combinazione tra i propri geni e le proprie esperienze.
In natura il finalismo sembra esistere solo nella mente degli esseri viventi.
Ognuno di noi è nato dalla congiunzione di due cellule: un uovo e uno spermatozoo. Dov’eravamo prima di tale congiunzione? Eravamo dispersi e replicati in una infinità di cellule: un uovo e centinaia di milioni …
Ogni organismo vivente è il mezzo, lo strumento, il metodo, il progetto, il sistema, la strategia con cui i suoi geni si riproducono, e non il contrario.
La coscienza nasce e muore (nascerà e morirà) filogeneticamente e ontogeneticamente.
Riguardo alla “volontà”, per non cadere nell’errore prospettico antropocentrico dobbiamo pensare alla natura com’era prima dell’avvento dell’uomo, e ancora prima dell’avvento dei mammiferi, cioè quando è nata la prima forma di vita sulla Terra. Dov’era …
Chi nasce serpente deve vivere come un serpente, chi nasce lumaca, come una lumaca, chi nasce aquila, come un’aquila. Non possiamo vivere che come il nostro patrimonio genetico ci obbliga a vivere, nei limiti da …
La riproduzione dei geni, quella dei memi e quella dei virus dipendono tutte dalle probabilità che l’oggetto replicante possa essere efficacemente trasmesso da un individuo a più di un altro, ovvero che la probabilità di …
La vita di un individuo serve a mantenere quella della sua specie. La vita di una specie serve a mantenere se stessa.
Dato che siamo geneticamente uguali ai nostri antenati di 20000 anni fa, si può affermare che i nostri bisogni innati siano gli stessi dell’uomo di allora, e che tutti gli altri bisogni dell’uomo odierno siano …
Importanza e centralità dei bisogni Io considero i bisogni il fondamento di qualunque forma vivente. Essi possono essere distinti in congeniti (cioè innati, geneticamente determinati e immutabili) e acquisiti (cioè formatisi come risultato di esperienze, …
Suppongo che il cervello umano sia predisposto geneticamente a credere in qualche divinità e ad aggregarsi in nome di qualche sacralità. Forse questa disposizione ha costituito un vantaggio evolutivo. Ma non è detto che oggi, …
Vorrei essere l’araldo di una nuova filosofia/religione agnostica, logica, antropologica, psicologica, ecologica, cibernetica, sistemica, etica, sentimentale, umanista, genetica, evolutiva, eclettica, olistica, relazionale, comunitaria, transdisciplinare, ispirata al pensiero di Gregory Bateson, Edgar Morin, Yuval Harari ed …
L’assoluto è estremamente più semplice del relativo e per questo più attraente. Esso semplifica le nostre scelte, che altrimenti rischierebbero di essere troppo esitanti, cosa che, per la conservazione della specie, potrebbe essere deleterio.