Sul rango sociale
Chi crede di appartenere a un rango sociale elevato tende a evitare situazioni in cui quel rango non è riconosciuto.
Chi crede di appartenere a un rango sociale elevato tende a evitare situazioni in cui quel rango non è riconosciuto.
Contraddire un discorso equivale a dire che esso è falso, cioè che afferma come vere cose non vere o inesistenti. Ogni umano ha paura di essere contraddetto da altri o di contraddire se stesso, perché …
Umiltà e tolleranza possono essere deleterie se generalizzate. Bisogna essere umili e tolleranti solo quando è opportuno e con chi è opportuno esserlo. Infatti ci sono persone che non devono essere tollerate e persone di …
Ci sono individui che non riescono ad accettare il fatto di essere meno intelligenti o meno saggi di altri, e perciò cercano in tutti i modi di trovare lacune o contraddizioni in ciò che le …
Quando due persone si incontrano, ciascuna non può evitare di comunicare all’altra che la considera amica, nemica o indifferente, e che si sente superiore, inferiore o uguale ad essa.
Quando una persona incontra una o più altre persone, deve scegliere come porsi rispetto ad esse nelle varie gerarchie (intellettuale, morale, tecnica, economica, politica, sportiva, ludica ecc.) riconosciute nella comune comunità.
Quando due individui esprimono idee contrastanti è molto probabile che tra di essi si inneschi una competizione per la superiorità intellettuale, cioè per la posizione relativa più alta nella gerarchia dell’intelligenza e della conoscenza, ovvero …
La misura del potere sociale, ovvero dell’effettiva posizione gerarchica di un essere umano, è la sua capacità di premiare e di punire altri umani in funzione del loro comportamento.
Essere umili significa ammettere che vi siano disuguaglianze di valore tra gli esseri umani, e di valere meno di altri. Perciò non ha senso qualificare come umile una persona superdotata che nasconde le sue doti …
La filosofia, mediante argomentazioni razionali, giustifica ciò che ci è simpatico, condanna ciò che ci è antipatico, e convalida e celebra le gerarchie che ci favoriscono.
Ognuno vorrebbe (consciamente o inconsciamente) avere un certo dominio su ogni altro, nei limiti del possibile, cioè nei limiti consentiti dall’altro.
Ogni umano è dominato dalla paura di essere dominato e dal desiderio inconfessabile di dominare gli altri.
La volontà è sempre volontà di potenza, ovvero di dominanza, in quanto comporta l’imposizione della volontà stessa su una parte del resto del mondo in una certa misura. In altre parole, esercitare una volontà significa …
Quando un non imbecille incontra un imbecille, è impossibile per il primo ritenersi uguale al secondo; infatti, se si ritenesse tale, sarebbe un imbecille. Tuttavia gli può convenire fingere di ritenersi uguale.