Rapporti tra coscienze
Il rapporto tra due personae A e B è di buona qualità nella misura in cui la coscienza di A è cosciente della coscienza di B e delle diversità tra di esse, e viceversa.
Il rapporto tra due personae A e B è di buona qualità nella misura in cui la coscienza di A è cosciente della coscienza di B e delle diversità tra di esse, e viceversa.
La coscienza è sempre relazionale, nel senso che ciò di cui siamo coscienti consiste in relazioni e interazioni tra oggetti e/o tra noi e qualche oggetto, materiale o immateriale. Tali relazioni e interazioni possono essere …
L’interazione tra due persone consiste in due interazioni simultanee: una tra i loro inconsci e una tra le loro coscienze. Tali interazioni seguono logiche diverse, ma interconnesse.
Mi sono fatto un’idea di come funziona un essere umano in termini cibernetici. Attraverso le esperienze e il relativo apprendimento, si formano, nella memoria del soggetto, una serie di “tipi di situazione” caratterizzati da certi …
Se fai sentire il tuo interlocutore importante, diventi automaticamente importante per lui.
Molti pensano che la quantità di denaro che possiedono o che guadagnano sia una misura della propria importanza per gli altri, e cercano di ottenere più denaro non per il valore del denaro in sé, …
Immagina di essere poco intelligente, poco istruito, poco esperto, poco abile, senza capacità critica, gentile, benevolente e in cerca della benevolenza altrui. Questo è l’atteggiamento giusto da tenere in conversazioni generiche con persone qualsiasi.
Gli altri mi valutano (in funzione dei loro interessi) per ogni cosa che faccio e che non faccio, che dico e che non dico, che penso e che non penso, che sento e che non …
Il linguaggio e i concetti usati per comunicare idee tra due persone debbono essere comprensibili per entrambe. Questa ovvia necessità può ridurre enormemente la quantità e la qualità delle idee di cui due persone possono …
Il piacere di un essere umano è dovuto soprattutto ad un rapporto cooperativo con altri umani, rapporto reale o immaginario, effettivo o illusorio, presente, passato, o sperato.
Il problema è che abbiamo tutti bisogno di rapporti con gli altri, ma la soddisfazione di tale bisogno può essere più o meno difficile da ottenere a causa della libertà di ognuno di scegliere con …
Pensare in termini relazionali (cioè non ontologici) significa chiedersi, per qualsiasi ente (persona o cosa): che rapporto c’è tra questo ente e me? Che rapporto c’è tra questo ente e il resto del mondo?
Vedendo una persona (nella realtà o nei media) chiedersi: che rapporto c’è tra questa persona e me? Chiedersi la stessa cosa vedendo un oggetto, un ambiente, un simbolo, o leggendo un testo.
Ciò che più conta nel rapporto tra due persone A e B è il posto di B nella visione del mondo di A, e il posto di A nella visione del mondo di B.