Ci sono persone che considerano il pensiero critico, cioè il giudicare, la causa principale dei mali del mondo, in quanto un’eccessiva razionalità inibirebbe la capacità di amare, l’empatia e il senso della collettività. Secondo me questa idea è un tentativo di fare di necessità virtù da parte delle persone incapaci di pensiero critico e timorose di essere giudicate per le proprie (in)capacità intellettuali e morali. Io credo invece che non dobbiamo pensare meno, ma pensare meglio, non dobbiamo criticare meno, ma criticare meglio e così facendo la capacità di amare, l’empatia, il senso della collettività ne guadagnerebbero.