È impossibile studiare la natura umana senza distanziarsi da essa, cioè senza disumanizzarsi in una certa misura, ovvero senza diventare oltreuomini, cioè senza patria e senza appartenenze almeno per un po’ di tempo. Non c’è nulla di più spaventoso che perdere la propria umanità; per questo lo studio della natura umana è un’attività così rara, sospetta e osteggiata.
Anche perché studiare la natura umana significa mettere in luce lo stato miserabile dell’umanità, la stupidità, l’ignoranza, la pigrizia, la falsità, l’egoismo, la malignità e la meschinità della maggior parte delle persone, compresi noi stessi e i nostri amici, che perderemmo se osassimo qualificarli in tal modo.