La volontà ha quattro generi di limiti:
- limiti di sovranità
- limiti di libertà
- limiti di dominio
- limiti ambientali
I limiti di sovranità sono dovuti al fatto che la volontà non è autonoma, ma il risultato di volontà di ordine superiore (o inferiore, a seconda delle scuole di pensiero religiose o psicologiche). In altre parole, c’è qualcosa, nell’individuo, che determina ciò che esso “deve” volere.
I limiti di libertà sono dovuti al fatto che la volontà implica una scelta tra diverse opzioni di azione o comportamento, e le opzioni “note” sono limitate in quanto determinate dalle particolari esperienze del soggetto: più numerose e varie le esperienze (dirette o indirette), maggiori le opzioni.
I limiti di dominio consistono nel fatto che la volontà può agire solo su una parte del corpo e della mente del soggetto, quella “volontaria”, mentre ci sono ampie zone del corpo e della mente che non sono soggette alla volontà del soggetto, ma ad altri meccanismi e automatismi da essa indipendenti. Questo è evidente nella divisione dei muscoli in volontari e involontari, per cui è ragionevole ipotizzare che anche nel cervello ci siano parti volontarie e parti involontarie.
I limiti ambientali consistono nel fatto che, data una certa costituzione del soggetto, le risorse a sua disposizione e l’ambiente in cui opera, ci sono cose che possono e cose che non possono realizzarsi a causa delle leggi naturali e dei costumi sociali caratteristiche dell’ambiente stesso.
La persona saggia è cosciente dei limiti della propria volontà e si regola di conseguenza.