Nei dieci comandamenti che mi hanno insegnato al catechismo ne manca uno che si trova nella Bibbia (Esodo 20:2-17) al secondo posto, e che recita:
“Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.”
Per evitare di ridurre da dieci a nove il numero dei comandamenti, nel catechismo il decimo comandamento originale (“Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”) è stato trasformato in due comandamenti separati (“non desiderare la donna d’altri” e “non desiderare la roba d’altri”).
Altre modifiche riguardano il comandamento originale “non commettere adulterio” (riguardante per definizione solo il matrimonio), che è diventato “non commettere atti impuri” (riguardante tutta la vita sessuale, anche quella prematrimoniale e solitaria).
E’ evidente che il catechismo ha censurato la Bibbia omettendo l’imbarazzante secondo comandamento originale, e l’ha inasprita per quanto riguarda le faccende sessuali. Ma si tratta di censure e modifiche mai dichiarate né giustificate al popolo dei fedeli. Insomma, una censura subdola, che la Chiesa cerca di nascondere. Infatti pochissimi ne sono a conoscenza.
Perché il vaticano, nonostante la sua censura del Vecchio Testamento, si ostina a dire ufficialmente che la Bibbia è vera parola di Dio?