Blog di Bruno Cancellieri (parte 1)
 
Il peccato di studiare la natura umana

Il peccato di studiare la natura umana

Da un punto di vista religioso, studiare scientificamente la natura umana è un peccato contro la religione stessa, la quale si arroga il diritto e il dovere di stabilire chi abbia creato l’uomo, con quali fini e quali capacità. Lo studio della natura umana è dunque una dimostrazione di mancanza di fede e/o di sfiducia nella religione, nel suo dio e nei suoi sacerdoti. Ciò vale a meno che la natura umana venga studiata nel rispetto e in coerenza con le sacre scritture, ovvero sia solo un approfondimento, una spiegazione o addirittura una conferma (e mai un’alternativa), rispetto a quanto stabilito nei testi sacri.

Questa connotazione “peccaminosa” dello studio della natura umana, ha avuto conseguenze nefaste per lo sviluppo culturale dell’umanità ed è ancora molto diffuso, anche in ambienti non religiosi, laddove la conoscenza della natura umana, sottratta al monopolio intellettuale religioso, è affidata al sapere popolare, che pochi osano sfidare.

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