Io, me, attenzione, coscienza, volontà e automatismi – Autogoverno dell’attenzione

Io, me, attenzione, coscienza, volontà e automatismi – Autogoverno dell’attenzione

Un essere umano è composto da un io e un me. Il me è costituito da automatismi (animati da bisogni e volontà inconsci), mentre l’io è la sede dell’attenzione, della coscienza e della volontà cosciente. L’io può osservare il me ed esercitare su di esso la sua volontà, la quale è però limitata all’inibizione e attivazione di automatismi e alla direzione volontaria dell’attenzione.

Vi sono due tipi di automatismi

  1. Automatismi ad attivazione involontaria (ovvero automatismi autoattivanti o involontari)
  2. Automatismi ad attivazione volontaria (ovvero automatismi volontari)

La volontà cosciente può inibire sia gli automatismi volontari che quelli involontari, e può attivare solo quelli volontari.

La volontà cosciente può decidere dove rivolgere l’attenzione. A seconda di dove l’attenzione è rivolta, si attivano o inibiscono certi automatismi involontari.

La coscienza, guidata dall’attenzione, fluisce in modo seriale, come i fotogrammi di un film, mentre gli automatismi operano simultaneamente e in modo concorrente.

Durante l’interazione con un altro essere, l’attenzione si sposta, ognuno può influenzare l’attenzione dell’altro.

L’attenzione può essere catturata e diretta sia da elementi esterni che interni, questi ultimi sono automatismi o la volontà cosciente.

Attraverso il controllo dell’attenzione è possibile cambiare lo stato di coscienza di un individuo e perfino riprogrammare i suoi automatismi, cioè realizzare una psicoterapia. Perché ciò avvenga è necessario un certo metodo e un tempo sufficiente.

Cosa governa e dirige la mia attenzione e in quale direzione? Quanto sono capace di controllare la mia attenzione e di dirigerla dove decido consciamente e volontariamente?

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