La colpa di esistere

La colpa di esistere

Una delle principali differenze tra l’uomo e gli altri animali è l’invenzione e l’uso della colpa come strumento di regolazione dei rapporti sociali. Dare a qualcuno la colpa dei mali della società, e in particolare la colpa delle discordie, è un’idea geniale quanto assurda.

Facendo sentire in colpa le persone possiamo infatti indurle a fare ciò che vogliamo. Le religioni monoteiste sono basate sul senso di colpa, ovvero sul peccato originale, e nella cultura occidentale l’idea della colpa pervade ogni attività umana anche al di fuori dell’ambito religioso ed etico.

Perfino nella logica, nelle discussioni razionali, la colpa è infatti sempre presente allorché si tende ad accusare l’interlocutore di scorrettezza nel modo di ragionare e di confrontare le proprie idee con quelle altrui. Mi riferisco alle accuse di disonestà intellettuale, di non voler capire, non voler ascoltare, di non volersi mettere in discussione ecc.

Insomma, pare che ogni essere umano sia continuamente occupato a dimostrare che la colpa dei mali dell’umanità non sia la sua ma di qualcun altro.

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