Una conseguenza delle mie ricerche psicologiche è la paura che io possa riuscire ad aumentare drasticamente la mia libertà, e fare cose che non ho mai fatto prima; soprattutto cambiare me stesso e gli altri in modo considerevole.
Spesso questa paura ostacola le mie ricerche. Qualcosa nel mio inconscio si oppone ad un aumento della mia libertà, forse per evitare errori pericolosi nei miei rapporti con gli altri e con la natura, per evitare di impazzire, di perdere la mia natura umana, di diventare un mostro, di non essere più riconoscibile.
Maggiore libertà non solo comporta maggiore responsabilità morale, ma nuovi pericoli. Se fino ad oggi il mio comportamento è stato governato da agenti mentali diversi dal mio io cosciente, ed ora questo vuole assumere più potere, sarà esso capace di governare la mia persona in modo sano e sicuro almeno come prima? Cosa potrebbe succedermi di male? Cosa di bene?
La soluzione del dilemma è la gradualità dell’aumento di libertà. Questo aumento deve avvenire gradualmente, in modo che gli errori non abbiamo conseguenze troppo gravi e che possano essere corretti prima che avvenga l’irreparabile. Un aumento di libertà richiede l’apprendimento di nuove capacità, l’esplorazione di nuove possibilità, un certo sviluppo mentale.
L’obiettivo dovrebbe quindi essere quello di aumentare a poco a poco la mia libertà senza perdere la mia umanità o, ancora meglio, diventando ancora più umano.
Vedi anche La paura di cambiare.