Blog di Bruno Cancellieri
 
La morbosa paura inconscia di aver torto

La morbosa paura inconscia di aver torto

Una delle paure inconsce più diffuse nelle culture dove esiste una certa libertà di opinione è quella di aver torto. Perché sin da piccoli siamo stati programmati a credere che chi ha ragione vale e ha il diritto di comandare, mentre chi ha torto non vale e ha il dovere di obbedire.

In altre parole, per l’inconscio, una persona vale nella misura in cui ha ragione, e siccome la prospettiva di una svalutazione della propria persona è terrificante, ognuno si batte per dimostrare di aver ragione, ovvero che chi non è d’accordo con le proprie opinioni ha torto.

Per l’inconscio, aver torto significa la “morte civile”, ovvero essere condannati all’emarginazione sociale o ad occupare i ranghi più bassi della gerarchia sociale, a non avere nemmeno diritto di parola, essendo questa implicitamente “sbagliata” per il fatto di aver avuto torto.

L’equazione “torto = svalutazione” è diffusissima e causa di sofferenze e disturbi mentali, dal bias cognitivo fino alla schizofrenia, dato che l’uomo è disposto (inconsciamente) perfino ad alterare la realtà pur di credere e dimostrare di non aver torto.

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