Io credo che sia possibile costruire una società più sana (mentalmente) e più giusta di quella attuale, a condizione che i suoi membri siano capaci di fare metainterazione, ovvero di conoscere i meccanismi psicologici che regolano le loro interazioni e di negoziare esplicitamente i modi e le regole con cui interagire al fine da ottenere la migliore soddisfazione dei bisogni di tutti.
Ciò presuppone la conoscenza della natura umana e in particolare dei nostri bisogni e dei modi in cui possono essere soddisfatti. Tale conoscenza richiede un’opera di integrazione e armonizzazione di quanto di meglio è stato pubblicato nel campo delle scienze umane e sociali, in un’unica disciplina organica costruita con un approccio pragmatico e sistemico, che si potrebbe chiamare, per esempio, “Antropologia sistemica”. Tale disciplina dovrebbe essere coerente con i principi dell’Interazionismo simbolico di George Herbert Mead, della Semantica generale di Alfred Korzybski, dell’Ecologia della mente di Gregory Bateson, della Psicologia umanista di Erich Fromm, del Pensiero complesso di Edgar Morin, e della Teoria strutturale dialettica (dei bisogni intrinseci) di Luigi Anepeta.
Purtroppo non vedo alcun movimento in tal senso tra gli intellettuali e gli accademici, ma spero che presto emergerà qualche filosofo in grado di costruire e divulgare con successo la disciplina da me prefigurata.
Nel frattempo mi dedico, nel mio piccolo, alla divulgazione del pensiero di grandi psicologi e filosofi tra cui quelli sopra menzionati, e ad integrare e organizzare le loro idee in un sistema psicofilosofico che ho chiamato Psicologia dei bisogni, in forma di sito web, attualmente in costruzione ma già accessibile a questo indirizzo.
Spero di incontrare altre persone interessate a collaborare con me in tale progetto.
Vedi anche Paradigmi di interazione.