“Il Potere ha deciso che siamo tutti uguali. L’ansia del consumo è un’ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato. Ognuno in Italia sente l’ansia, degradante, di essere uguale agli altri nel consumare, nell’essere felice, nell’essere libero: perchè questo è l’ordine che egli ha incosciamente ricevuto, e a cui “deve” obbedire, a pena di sentirsi diverso. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza”. (Pier Paolo Pasolini)