Un autodidatta (come lo sono io) passa spesso per arrogante non solo perché il suo sapere non è certificato da un’autorità accademica pubblicamente riconosciuta, ma soprattutto perché, essendo libero di leggere e studiare quello che vuole, non essendo costretto ad imparare ciò che la scuola gli impone di imparare, può essere più critico nei confronti dello status quo culturale, e più creativo nel combinare liberamente saperi provenienti da diverse scuole e discipline. Cosa che disturba gli scolari ortodossi, abituati a restare confinati nel recinto ideologico della loro scuola di specializzazione.