Motivazioni fondamentali del comportamento umano

Motivazioni fondamentali del comportamento umano

Si può ipotizzare che dietro ogni atto umano ci sia l’esigenza di soddisfare uno o più dei seguenti bisogni:

  • sopravvivenza
  • libido
  • appartenenza sociale
  • libertà
  • potenza
  • interazione sociale
Tali bisogni sono primari, nel senso che sono scritti nel codice genetico di ogni essere umano. Essi sono quindi innati, mentre ciò che apprendiamo attraverso le esperienze di vita sono le strategie per soddisfarli.

Tali bisogni possono essere tra loro antitetici nel senso che per soddisfare uno di essi può essere necessario rinunciare a soddisfarne altri. Per esempio, appartenenza e libertà sono spesso mutualmente esclusivi, perché per essere accettati dagli altri dobbiamo limitare la nostra libertà e sottometterci alle regole sociali. Queste, infatti, impongono, tra l’altro, restrizioni alla soddisfazione della libido (non possiamo fare sesso o scambiare tenerezze con chiunque e a volontà) e dell’interazione sociale (non ci è permesso di interagire con chiunque quando e quanto ci pare) né ci è consentito di aumentare la nostra potenza in misura illimitata a scapito di quella altrui. Altro esempio: per sopravvivere può essere necessario rendersi schiavi o comunque servire altre persone.

D’altra parte, i suddetti bisogni possono essere sinergici, nel senso che la soddisfazione di uno di essi può giovare alla soddisfazione di uno o più degli altri. Per esempio, aumentando la mia potenza posso più facilmente garantirmi la sopravvivenza, l’appartenenza sociale, soddisfare la mia libido ecc.

Il bisogno d’interazione è particolarmente importante perché oltre ad essere strumentale per la soddisfazione di tutti gli altri bisogni (sia primari che secondari), è anche fine a se stesso. Infatti una scarsità d’interazione può essere causa di noia e disturbi psichici.

Anche il bisogno di potenza è, oltre che strumentale, fine a se stesso. Infatti un aumento di potenza è normalmente fonte di piacere e sicurezza indipendentemente dall’uso che si farà della potenza stessa.

I bisogni primari sono spesso mistificati nel senso che non vengono riconosciuti come le vere motivazioni dei comportamenti, per i quali vengono invece addotte altre motivazioni, più o meno false, astruse o plausibili, razionalizzazioni e giustificazioni più o meno logiche, fantasiose, politicamente corrette e in linea con i canoni etici ed estetici adottati.

Per esempio, i motivi principali per cui si frequenta una chiesa, si celebra una tradizione, si segue una moda o si assiste ad una partita di calcio, sono soprattutto la soddisfazione del bisogno di appartenenza e di quello d’interazione, ma difficilmente gli interessati lo ammettono, mentre danno altre spiegazioni come ad esempio: “perché credo in Dio”, perché è “bello”, oppure “perché mi entusiasma”.

Conclusione 

L’arte di vivere consiste nel riuscire a soddisfare in misura sufficiente tutti i bisogni primari in modo equilibrato, senza frustrarne troppo alcuno e accettando gli inevitabili compromessi imposti dalla convivenza con altri esseri umani. Infatti, la frustrazione, oltre un certo limite, di un bisogno fondamentale può causare sofferenza e/o disturbi psichici.

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