Conoscenza, dolore e piacere
L’uomo non conosce con certezza altro che il proprio dolore e il proprio piacere.
L’uomo non conosce con certezza altro che il proprio dolore e il proprio piacere.
Ogni essere umano considera (consciamente o inconsciamente) ogni altro come un potenziale o attuale amico o nemico, ovvero come una persona più o meno utile o dannosa per la soddisfazione dei propri bisogni. È sulla …
Il modo più efficace per evitare di farsi indottrinare è non capire la dottrina. Provate a indottrinare una scimmia!
E’ ovvio che se fossimo tutti più amorevoli e solidali verso il prossimo (in altre parole più altruisti e meno egoisti) la vita umana sarebbe più facile e più felice. Non c’è bisogno del Vangelo, …
L’amore (qualunque cosa esso sia) può essere più o meno esclusivo o inclusivo. Quello esclusivo limita la libertà di amare altre persone o cose, quello inclusivo la tutela; quello esclusivo ostacola lo sviluppo mentale, quello …
A mio parere, la vita sociale di ogni essere umano è regolata da due spiriti che controllano la sua mente: quello critico e quello acritico. Per quanto riguarda ciò che gli altri dicono e fanno, …
Quando non riusciamo a spiegare un fenomeno con la scienza, lo spieghiamo con la magia, la religione o lo spiritualismo.
Il lato tragico della vita umana è che ognuno ha bisogno di qualcuno, ma nessuno ha necessariamente bisogno di alcuna persona particolare, perché siamo tutti sostituibili. Perciò ognuno di noi vive col timore (conscio o …
Solo quando il grado di un disturbo supera una certa soglia si innesca la motivazione ad eliminare le cause.
In ogni momento ogni essere umano deve stabilire (consciamente o inconsciamente) il grado ottimale di altruismo a cui attenersi a seconda delle circostanze, sapendo che troppo egoismo comporta il rigetto, e troppo altruismo lo sfruttamento, …
Gli altri ci propongono continuamente i loro modi di vedere, di pensare e di sentire. Sta a noi accettare e condividere quei modi, oppure rifiutarli (sapendo che in caso di rifiuto il proponente si sentirà, …
Qualcuno si uccide perché il suo inconscio è convinto che non esistere sia l’unico modo per essere accettati dagli altri.
L’uomo è disposto a fare qualunque cosa, perfino ad adeguare il suo modo di vedere, di pensare e di sentire ai desideri altrui, pur di essere accettato da qualcuno, perché per l’inconscio la peggiore sventura …
Molti desiderano essere apprezzati per la loro conformità ai costumi più comuni, pochi per la loro non conformità.
Fin da quando ero bambino, ho sempre avuto una sensazione di precarietà sociale, ovvero l’idea che, se gli altri sapessero cosa penso di loro e che sentimenti provo nei loro confronti, mi escluderebbero dalla loro …