Pensare è come parlare con qualcuno nella nostra testa. La qualità del pensiero dipende da chi sia questo qualcuno, ovvero una figura più o meno realistica. Per esempio, possiamo parlare con Dio (così come lo immaginiamo), con un demone, oppure, più comunemente, con l'”altro generalizzato” (nella definizione di George H. Mead), che ovviamente, è diverso da persona a persona perché dipende dalle particolari esperienze di ognuno.