L’attività pensante può essere spontanea (lo è normalmente e quasi sempre) oppure guidata. Il pensiero può essere guidato in due modi: autoguidato quando siamo noi stessi a guidarlo volontariamente e con una intenzione particolare, e alloguidato, quando è guidato da altre persone che ascoltiamo, o da spettacoli a cui assistiamo o da scritti che leggiamo o immagini che vediamo.
La modalità di guida del pensiero può essere inoltre canonica o non canonica. È canonica quando segue una prescrizione o schema rigido, non canonica quando si svolge in forma libera.
Per esempio, la meditazione e la preghiera sono attività di pensiero guidato molto diffuse in ogni tempo e cultura, sia nella forma alloguidata che autoguidata, sia in quella canonica che canonica.
Un modo innovativo, facile, creativo (e in certi casi perfino terapeutico) di guidare il pensiero è quello di sforzarsi di porre o porsi domande (a seconda se vogliamo guidare il pensiero altrui o il nostro). Per esempio, quando sono vicino fisicamente ad una persona x posso guidare il mio pensiero cercando di rispondere ad una serie di domande riguardanti quella persona, come le seguenti:
- Di cosa x ha bisogno?
- Di cosa x ha paura?
- Cosa x desidera?
- Quali sono i gusti di x?
- Che progetti x ha?
- Cosa farebbe piacere a x?
- Cosa potrei fare per far piacere ad x?
- Cosa potrei fare per aiutare x a raggiungere i suoi obiettivi?
- Cosa potrei fare per irritare x?
- Cosa x potrebbe fare di buono per me?
- Che problemi x ha?
- Cosa abbiamo in comune x ed io?
- Cosa è incompatibile tra x e me?
- Come x vede il mondo?
- In cosa x crede? In cosa non crede?
- Quanto x è in grado di capirmi?
- Cosa x è in grado, non in grado di capire?
- Che male x mi può fare?
- Quali sono le persone più amate da x?
- Quali sono i regali che x asprezza di più?
- Quanto anni ha x?
- Quando potrebbe morire x?
- Che problemi di salute ha x?
- Cosa fa piangere x?
- Cosa fa ridere x?
- Di cosa x è capace?
- Di cosa x è incapace?
- Qual’è la vita sessuale di x?
- Chi sono gli amici di x?
- etc.
E’ anche possibile sforzarsi di porre o porsi domande improvvisate, su una cosa o persona particolare, sul suo passato, presente e futuro, senza alcun limite.