Credo che il titolo la dica tutta. Ogni autore offre dell’uomo una visione parziale perché ha le sue preferenze e inclinazioni (intellettuali e sentimentali) verso quelle che più gli convengono o lo fanno stare meglio. Per difenderci da tale parzialità, anche dalla nostra, dovremmo evitare di usare al singolare termini come religione, ateismo, filosofia, psicologia, neuroscienza e considerare il sapere come una pluralità di teorie e resoconti più o meno veri, contrastanti e tutti fatalmente incompleti.