Non ci possiamo sempre sentire in colpa o corresponsabili dei mali della nostra società, altrimenti la nostra vita sarebbe permanentemente triste, noiosa, angosciosa, insopportabile. Ma non possiamo nemmeno sentirci sempre innocenti o non responsabili, altrimenti ci rendiamo complici dei mali sociali. Ci vorrebbe un giusto dosaggio, in termini temporali, tra senso di responsabilità e senso di irresponsabilità, per esempio 20% : 80% rispettivamente. Ma se mi guardo in giro, ho l’impressione che la maggior parte della gente si senta responsabile dei problemi sociali lo 0% del tempo.
Io lo spiego con fatto che il “sentire” è un fenomeno determinato dall’inconscio e, mentre la razionalità ha il senso della misura (come rivela l’etimologia della parola “ragione”), l’inconscio, che è irrazionale, tende a misurare e a decidere in termini binari (tutto o niente, sempre o mai, 100% o 0%, acceso o spento, attivo o inattivo, presente o assente, vero o falso, bello o brutto, buono o cattivo ecc.). Difficile, quindi, che l’inconscio ci faccia sentire parzialmente responsabili e parzialmente irresponsabili. L’inconscio usa normalmente la congiunzione “o”, quasi mai la “e”.