Sulle affermazioni di Philippe Guillemant sull’intelligenza artificiale e la coscienza

Sulle affermazioni di Philippe Guillemant sull’intelligenza artificiale e la coscienza

Le idee di Guillemant (Intelligence artificielle et conscience quantique) sono personali e soggettive, e non condivise dalla maggior parte della comunità sceintifica. Sono idee per lo più basate su una certa cognizione metafisica e “non falisificabile” (come direbbe Popper) della “coscienza”, idea che personalmente io rifiuto.

Per la maggior parte degli scienziati, la coscienza risiede, o ha origine, nel cervello, e nessuno è mai riuscito a dimostrare il contrario (ma per Guillemant la coscienza è indipendente dal cervello). Non basta avere qualche laurea in scienze dure per rappresentare la comunità sceintifica, e tanto meno la verità, come il caso di Luc Montagner ha ampiamente dimostrato. Anche i dottori (che sono scienziati per definizione) sbagliano.

Negare che l’intelligenza artificiale sia intelligente equivale a negare che l’intelligenza umana sia basata su automatismi. Certamente l’intelligenza artificiale non è coscente, ma è altrettanto certo che l’intelligenza umana non dipende necessariamente dalla coscienza, nel senso che la maggior parte delle decisioni, delle azioni, dei pensieri, sono determinati automaticamente.

La questione, dunque, non è tanto quella di stabilire quanto l’IA sia intelligente, ma quanto l’intelligenza automatica sia automatica, ovvero basata su algoritmi, consci o inconsci, memorizzati nel cervello in modo più o meno fisso o variabile.

Per secoli abbiamo attribuito al libero arbitrio e alla coscienza un valore e un potere che la scienza moderna non fa che diminuire. Questo spaventa molte persone in quanto si sentono svalorizzate dalle scoperte neuroscientifiche. Dovremmo prendere coscienza degli automatismi che determinano la coscienza stessa. Avremmo in tal modo una visione del mondo più realistica.

Un commento

  1. Newbie(1)

    Il concetto di verità scientifica viene utilizzato per piantare una certa visione del mondo e presentarla come una verità indiscutibile con cui solo i ciarlatani discuteranno. La coscienza non è oggetto di ricerca scientifica, poiché è il ricercatore, tutte le affermazioni su di essa possono essere ottenute solo con l’aiuto dell’induzione logica, ma questo modo di conoscere è ignorato dalla gente comune e dai circoli accademici. La coscienza non è nel cranio, non è affatto da nessuna parte. Quando una persona gioca a un gioco per computer, può sembrare che ci sia un mondo in cui si muove, anche se in realtà il movimento è un cambiamento nell’immagine su un monitor statico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *