Che significa conoscere
Conoscere a fondo qualcosa o qualcuno significa poter prevedere il suo comportamento in tutte le condizioni possibili.
Conoscere a fondo qualcosa o qualcuno significa poter prevedere il suo comportamento in tutte le condizioni possibili.
Che significa “conoscere?” Ecco alcuni dei significati di questo termine forniti dal vocabolario Treccani: apprendere e ritenere nella mente una nozione essere in grado d’intendere avere notizia di una cosa, sapere cioè che essa esiste …
Il problema con la logica aristotelica e il suo principio di non contraddizione è che l’essere è sempre relativo, mai assoluto, per cui, diversamente da quanto affermava Aristotele, una cosa può essere uguale a x …
Noi sappiamo (o dovremmo sapere) che non sappiamo tutto ciò che è importante sapere sull’uomo. Sappiamo (o dovremmo sapere) che c’è qualcos’altro di importante, che ci condiziona e da cui dipendiamo, e che forse non …
Per mistero della coscienza intendo qualcosa che non possiamo controllare (nel senso di manipolare) né prevedere, ma da cui siamo controllati. La coscienza non può controllare né prevedere se stessa se non in misura minimale …
È facile seguire le idee di autori famosi, difficile seguire le idee di autori poco noti, difficilissimo avere idee originali.
Le uniche certezze sono il proprio piacere e il proprio dolore. Tutto il resto è opinabile.
Come possiamo insegnare agli altri a fare cose che non siamo capaci di fare noi stessi? Come possiamo insegnare agli altri ad essere felici se non lo siamo noi stessi?
Il mondo visto da me si divide in: (1) il mio io cosciente, (2) il mio inconscio e (3) il resto del mondo. I primi due costituiscono la mia persona, la quale è fatta di …
A volte, dietro l’amore per la concretezza si nasconde una scarsa capacità di astrazione.
Con l’aumentare delle nostre conoscenze diminuisce la nostra certezza di giudizio.
Per capire le logiche delle persone malvagie bisogna immaginare di essere malvagi. Ma questo è impossibile a chi ha paura della malvagità.
Lo studio dei maestri dovrebbe essere finalizzato al loro superamento o completamento, perché nessun maestro è sufficiente per imparare a vivere nel proprio tempo.
L’arroganza (reale o presunta) di una persona non costituisce prova della sua fallacia. Infatti tutti i filosofi innovativi erano arroganti in quanto pensavano di saperla più lunga dei loro predecessori.