Ogni cultura comporta la celebrazione di certi valori (etici, estetici, intellettuali, economici, artistici, sportivi ecc.). Assistendo a tali celebrazioni, o effettuandole in prima persona, ogni membro di una comunitĂ valuta automaticamente se stesso e gli altri in relazione ai valori celebrati.
In altre parole, i valori sociali condivisi e celebrati da una comunità sono “incarnati” nel comportamento dei suoi membri, e danno luogo ad attribuzioni comparative (implicite o esplicite) di valore ai singoli membri, corrispondenti alle misure in cui essi incarnano i valori stessi.
Allo stesso tempo, la gente si sente obbligata a celebrare i valori della propria comunitĂ di appartenenza, per il timore, se non lo facesse, di essere emarginata a causa di una non evidente incarnazione dei valori stessi.
Ne consegue che ogni persona acculturata, col suo comportamento, celebra (implicitamente o esplicitamente) i valori sociali in cui suppone (consciamente o inconsciamente) di essere sufficientemente competitiva, adeguata, o rispetto ai quali vuole apparire conforme, al fine di confermare la propria appartenenza alla comunitĂ da essi caratterizzata.