Gregory Bateson è uno dei miei principali maestri di vita, sebbene io lo abbia scoperto all’età di circa 65 anni.
Bateson fornisce, secondo me, la migliore spiegazione del funzionamento della mente e della vita. Lo fa attraverso il concetto di informazione e la cibernetica (ovvero l’informatica) applicata agli esseri viventi, e l’ecologia applicata alle relazioni sociali. Essendo io un informatico, trovo le sue spiegazioni chiare e convincenti.
Bateson studiò la vita, la comunicazione e la società con una mentalità trans-disciplinare, partendo da una formazione accademica in biologia, antropologia e zoologia, ma essendo stato di fatto anche filosofo, psicologo, psichiatra, cibernetico ed ecologista. I suoi interessi non avevano confini e sapeva applicare i concetti di una disciplina alle altre. Egli riusciva a vedere analogie tra fenomeni naturali molto diversi, che faceva risalire a principi comuni incentrati sui concetti di mente e di informazione. Il titolo della sua opera principale “Verso un’ecologia della mente” esprime l’idea che il mondo degli esseri viventi sia regolato da menti che interagiscono tra loro e con l’ambiente, a vari livelli di organizzazione.
Una delle sue definizioni più famose è quella di “informazione”, ovvero “una differenza che fa una differenza”.
Tra i suoi interessi c’era anche la poesia e il senso del sacro, a cui è dedicato l’ultimo suo libro.
Bateson è molto conosciuto presso gli psichiatri per la sua teoria del doppio vincolo, che spiega l’origine della schizofrenia in chiave sociale.
Qui ho raccolto alcune sue citazioni.
Per diffondere il suo pensiero ho creato il sito gregorybateson.info.