Sul cosiddetto “senso” della vita
Perché la vita dovrebbe avere un senso? Ciò che conta non è se la vita abbia o no un senso (qualunque cosa “senso” significhi), ma se sia abbastanza piacevole e non troppo dolorosa perché valga …
Perché facciamo ciò che facciamo?
Le cose si fanno per necessità, costrizione, paura, abitudine, dovere o piacere. Quando vi accingete a fare qualcosa, chiedetevi perché la fate.
Perché e per chi?
Quando ci accingiamo a fare qualcosa, chiediamoci: perché e, soprattutto, per chi la faccio?
La mente come dispositivo sociale
Come ci insegna George Herbert Mead, la mente umana è un dispositivo eminentemente sociale. Infatti essa è principalmente basata (e concentrata, consciamente e ancor più inconsciamente) sugli “altri”, in quanto finalizzata a gestire le relazioni …
Liceità del piacere e della violenza
Da quando esiste, la religione cattolica (come altre) si arroga il diritto di stabilire quando un piacere (come ad esempio quello sessuale) o una violenza (come ad esempio il rogo di una persona o una …
Il piacere dell’illusione
A volte ci si illude volontariamente per godere del piacere dell’illusione.
Solitudine e libertà
Quanto più una persona è solitaria, tanto più viene vista con sospetto dalla gente comune, a causa della sua maggiore libertà dal reciproco controllo sociale.
Volontà, non-volontà e anti-volontà
La maggior parte di ciò che avviene nella nostra mente è involontario, e a volte contrario alla nostra volontà.
Logiche dell’inconscio
Anche l’inconscio ha le sue logiche, e sono molto più rozze di quelle della coscienza.
Sul disprezzo della razionalità
C’è un livello di razionalità accettabile (normalmente il proprio) oltre il quale questa è da molti considerata nociva. A giustificazione di tale atteggiamento si asserisce che la razionalità tende a reprimere i sentimenti e quindi …
Triangoli relazionali
La seguente figura illustra la complessità delle relazioni umane per quanto riguarda la coerenza tra le motivazioni (consce e inconscie) di un soggetto e quelle delle persone con cui egli interagisce. I triangoli nella figura …
Giudizi reciproci, relazioni e felicità
Io giudico gli altri e gli altri mi giudicano. Da questi giudizi dipendono le nostre relazioni, e dalla qualità delle nostre relazioni dipendono i nostri piaceri e dolori.