Per una comunità ideale

Per una comunità ideale

A mio parere, ogni essere umano ha un profondo bisogno di appartenere, ovvero di partecipare attivamente, ad almeno una comunità a lui congeniale, non importa quanto grande. Per “partecipare attivamente” intendo essere coinvolti in frequenti interazioni cooperative con altri membri della comunità, secondo le regole, i rituali, i principi e i valori morali e intellettuali della comunità stessa.

Di conseguenza, per ogni essere umano è importante trovare una comunità alternativa, a lui congeniale, se ritiene che quella a cui appartiene per nascita o per altre ragioni non sia a lui congeniale, nel senso che è caratterizzata da regole, rituali, principi e valori morali e intellettuali che egli ritiene sbagliati, inaccettabili o insopportabili, ovvero contrari alla propria indole, alla propria sensibilità, alla propria personalità, ai propri desideri, o ai propri interessi.

In tal caso la persona è pronta a “migrare” in un’altra comunità più congeniale, o a crearne una ad hoc qualora non riuscisse a trovarne una adatta già esistente.

Per creare da zero una nuova comunità è necessario incontrare altre persone interessate a migrare in essa o a partecipare alla sua fondazione, e a tale scopo è necessario descrivere agli eventuali interessati le caratteristiche della comunità che si intende fondare.

In altre parole, la nuova comunità, alternativa a quelle già esistenti, deve essere progettata, e le sue caratteristiche devono essere specificate e descritte verbalmente.

Per fare un esempio, ecco alcune caratteristiche generali di una fantomatica comunità ideale:

  • è ispirata ai principi morali contenuti nel documento Regole morali
  • è governata, secondo principi democratici, da un consiglio di amministrazione (CDA), che viene eletto dagli aventi diritto al voto e resta in carica per un certo tempo
  • il CDA elegge il suo direttore che è, pro-tempore, il capo e il rappresentante della comunità
  • la comunità ha una cassa per le spese di gestione e di pubblicità, alimentata dai contributi dei membri come stabilito dal CDA
  • il diritto di voto viene concesso ai nuovi membri solo dopo un certo tempo dal loro ingresso nella comunità, e può venire revocato dalla maggioranza del CDA, per un periodo determinato o indeterminato
  • possono far parte della comunità solo le persone che si impegnano a rispettare le regole morali della comunità, che dimostrano di averne compreso il significato, e che pagano i contributi dovuti
  • ogni richiesta di partecipazione deve essere approvata dal CDA
  • il CDA giudica le eventuali trasgressioni delle regole morali e impone le sanzioni appropriate. Chi non accetta le sanzioni viene escluso dalla comunità.
  • i membri della comunità devono dedicare periodicamente una certa quantità del loro tempo ad attività di interesse della comunità (discussioni, assemblee, votazioni, ricerche, amministrazione ecc. che possono essere a titolo gratuito o a pagamento, online e/o in presenza)
  • l’attività principale della comunità è la ricerca filosofica e psicologica per il continuo miglioramento della comunità stessa, specialmente mediante discussioni di gruppo e la pubblicazione dei risultati delle discussioni stesse
  • il numero di membri non può superare un certo numero (da definire, per esempio 150). In caso di superamento, la comunità si divide in due.
  • le comunità possono federarsi in una o più federazioni di comunità di base.
  • ecc.

 

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