Per un credente è impossibile credere che i non credenti (atei e agnostici) possano, mediamente, essere più felici e più coscienziosi verso gli altri, che i credenti.
Infatti molti credenti accusano i non credenti di ignoranza, di insensibilità , di arroganza e di mancanza di rispetto verso i credenti, per il semplice fatto che i non credenti criticano e rifiutano le loro credenze in quanto infondate e inverosimili.
È possibile provare logicamente l’esistenza di Dio, ma gli atei non lo accetteranno mai perché il loro presupposto primario è che non esiste, e che per questo la spiegazione di qualsiasi fenomeno osservato o concepibile deve escluderlo.
Neanche il papa crede che sia possibile dimostrare logicamente l’esistenza di Dio.