Sulla comprensione delle persone

Sulla comprensione delle persone

A mio parere, comprendere una persona significa soprattutto sapere cosa la fa soffrire e cosa la fa godere.

Questo vale anche per la comprensione di se stessi.

Un problema drammatico si pone quando ciò che fa soffrire l’uno fa godere l’altro e/o viceversa. In tal caso la comprensione dell’altro è alquanto difficile, se non impossibile.

Infatti tendiamo a non riconoscere all’altro il diritto di disprezzare ciò che noi apprezziamo e di apprezzare ciò che noi disprezziamo.

Quando si parla di piacere e di dolore non c’è logica razionale che tenga. La ragione non c’entra. C’entrano solo le cause, che sono per lo più sconosciute o dimenticate.

5 commenti

  1. Bruno Perazzolo

    Penso che il dialogo autentico sia qualcosa di più. Ammetto che l’idea di comunicazione che proponi sia dominante se non esclusiva nella pubblicità e nei mass-media, ma la mia esperienza personale mi dice che le cose più importanti che ho imparato le ho acquisite a partire dalla frustrazione. Non smetterò mai di ringraziare i veri amici che mi hanno disconfermato

  2. Vanna Busolo

    Due umili riflessioni in merito al tuo aforisma di oggi:
    la prima che conferma che la vera e profonda comprensione dell’altro (e spesso anche di noi stessi) e’ quasi impossibile (proprio perché difficilmente conoscibili le cause dei bisogni interiori e dei relativi comportamenti). Ne consegue l’incomunicabilità tra esseri umani (mi viene in mente La Metamorfosi di Kafka).

    La seconda che ponendo il tuo aforisma al centro di una relazione affettiva di coppia, il sentimento dell’amore fa sacrificare al singolo i propri bisogni per andare felicemente incontro alle necessità dell’altro …poiché il benessere apportato al singolo dall’amore stesso (dall’amare e/o dal sentirsi amato) supera il disagio e il dolore di non sentirsi compreso.

  3. Bruno Perazzolo

    Bella domanda grazie. Alcuni pensano che la democrazia imponga standard di cittadinanza mediocri tolleranti al limite dell’indifferenza. Io penso, invece, che la democrazia il dialogo impongano standard di cittadinanza molto elevati. Tolleranti nel senso di aperti ma anche desiderosi di verità. Non so se alla fine la nostra cultura sopravvivrà so solo che è una bella battaglia per la quale sento di impegnarmi

  4. Grazie Vanna. Infatti i bisogni, i desideri e le emozioni sono spesso conflittuali all’interno di una persona. Spesso dobbiamo rinunciare a qualcosa per ottenere qualcos’altro, come l’affetto di un’altra persona.

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