Salta al contenuto
  •  
  • Categorie
  • Temi
  • Indice
  • Altro
    • Articoli in evidenza
    • Articoli in ordine casuale
    • Articolo casuale
    • Articolo casuale vocale
    • Articoli vocali
    • Bruno Cancellieri
    • Psicologia dei bisogni
    • Aforismi e citazioni di autori vari
    • Aforismi di Bruno Cancellieri
    • Aforsimi di un outsider
    • Natura umana (gruppo Facebook)
    • Fotografie
    • Segnalazioni
    • Contatto
    • Login
  • Cerca
Il mondo visto da me
Blog di Bruno Cancellieri
FacebookTwitter
 
  •  
  • Categorie
  • Temi
  • Indice
  • Altro
    • Articoli in evidenza
    • Articoli in ordine casuale
    • Articolo casuale
    • Articolo casuale vocale
    • Articoli vocali
    • Bruno Cancellieri
    • Psicologia dei bisogni
    • Aforismi e citazioni di autori vari
    • Aforismi di Bruno Cancellieri
    • Aforsimi di un outsider
    • Natura umana (gruppo Facebook)
    • Fotografie
    • Segnalazioni
    • Contatto
    • Login
  • Cerca
Sulla valutazione (e svalutazione) delle persone
Home Aggressività Sulla valutazione (e svalutazione) delle persone
Aggressività, Competizione, Conflitto, Dialogo, Giudicare

Sulla valutazione (e svalutazione) delle persone

Da admin 30 Giugno 2021 15 Luglio 2021

A mio parere, ogni essere umano è soggetto e oggetto di valutazione in quanto valuta altri (anche se molti non lo ammettono) ed è valutato da altri.

 La valutazione può essere più o meno complessa e riguardare vari aspetti di una persona, tra i quali l’intelligenza, la saggezza, la competenza in certi ambiti, le conoscenze, la moralità, la bellezza, la sensibilità, la cooperatività, la leadership, la tenacia, la “simpatia”, ecc. 

I criteri di valutazione (e di autovalutazione) possono essere diversissimi, e non intendo parlarne in questo scritto. Qui mi interessa invece discutere della comunicazione e della percezione della valutazione, cioè di come una persona possa esprimere (volontariamente o involontariamente) una valutazione “ad personam”, e di come possa percepire o supporre la valutazione di cui è oggetto da parte di altre persone.

Il mio interesse per questo tema è dovuto al fatto che ho avuto e continuo ad avere problemi relazionali a tale riguardo, e ne ho sofferto non poco, sia come valutatore che come valutato.

A mio parere si tratta di un tema molto scivoloso, di cui la maggior parte della gente preferisce non parlare, perché comporta il grosso rischio, per chi ne parla, di passare per arrogante (una valutazione tra le più negative nei rapporti sociali) per il solo fatto di parlarne. Tuttavia, il fatto che non si parli quasi mai di questo tema, non è dovuto ad una scarsa importanza, ma, al contrario, alla sua enorme importanza per ogni essere umano. Infatti noi umani siamo assolutamente interdipendenti e non possiamo sopravvivere né soddisfare i nostri bisogni e desideri senza la cooperazione da parte di altri, cooperazione che è condizionata ad una valutazione sufficientemente positiva nei nostri confronti.

Siamo perciò quasi tutti preoccupati e ipersensibili al modo in cui gli altri ci valutano esplicitamente e implicitamente, e siccome è raro che tra persone si esprimano valutazioni esplicite, ognuno a suo modo legge “tra le righe” dei discorsi altrui la propria valutazione, con il rischio di grossi errori di interpretazione.

Percepire (o supporre) di essere svalutati o invalidati da qualcuno può dar luogo a reazioni ostili che possono andare dall’aggressione verbale al rifiuto di continuare il dialogo.

E’ infatti relativamente facile sentirsi svalutati o invalidati, e perciò offendersi. E’ spesso sufficiente una diversità di vedute su un certo argomento che chiama in causa le proprie capacità intellettuali, le proprie conoscenze o le proprie attitudini in fatto di morale.

Immaginiamo un dialogo tra due persone A e B, ognuna delle quali espone una sua idea su un certo tema. A esprime assertivamente la propria visione sul tema e afferma esplicitamente o implicitamente di non ritenere valida la diversa visione di B sullo stesso tema. B si sente ingiustamente svalutato da A come persona pensante, intelligente e colta, e reagisce come uno che ha subito un’ingiustizia, cioè in modo aggressivo o vittimista. Infatti, molto spesso B, invece di difendere le proprie vedute e criticare quelle di A mediante fredde argomentazioni logiche, interrompe il dialogo accusando A di essere arrogante, presuntuoso, chiuso (nel senso di disinteressato) alle opinioni diverse dalle proprie, irrispettoso o perfino offensivo.

Avviene dunque spesso che una diversità di vedute su un certo tema esterno alle persone dialoganti venga percepita come una valutazione negativa ad personam. In altre parole, il messaggio “non sono d’accordo con questa tua idea su questo tema, non la ritengo utile, ritengo la mia idea più utile”, viene tradotto (consciamente o inconsciamente) in “non sono d’accordo con la tua persona, non ti ritengo utile, io sono più utile di te”, messaggio che per l’inconscio equivale all’esclusione dalla società, e quindi ad una condanna a morte. Questo, a mio avviso, spiega il calore e l’ostilità della reazione di chi si sente svalutato.

Insomma, per molte persone il fatto che l’interlocutore non prenda in considerazione le proprie proprie idee viene considerato come un attacco alla propria autostima, un attacco che grida vendetta. 

Cosa si può fare per risolvere o alleviare questo problema così distruttivo?

Molti lo risolvono evitando di discutere, evitando di esprimere le proprie opinioni quando sono diverse da quelle prevalenti nella propria comunità, astenendosi dal giudicare e dal criticare gli altri, o perfino fingendo di trovare interessanti le idee altrui, anche quando le ritengono ovvie, banali o insufficienti.

Io invece credo che, per il bene e il progresso della società, ognuno dovrebbe evitare di sentirsi criticato personalmente quando ad essere criticate o trascurate sono soltanto le sue opinioni, e dovrebbe evitare di svalutare in quanto arroganti e offensivi coloro che ritengono di avere idee più produttive delle proprie.

In fondo, ognuno pensa di saperla più lunga di coloro che la pensano diversamente. Ma in questo non c’è nulla di male.

La mente umana come sistema di cooperazione, ovvero perché facciamo ciò che facciamo
Il sapere di Socrate

2 commenti

  1. Bruno bizzi
    1 Luglio 2021 a 14:01 1 anno fa

    Grande Cancellieri. Grazie. Buon lavoro e buona vita. Una stretta di mano forte Bruno Bizzi

    Rispondi
  2. admin
    1 Luglio 2021 a 14:17 1 anno fa

    Grazie Bruno per l’apprezzamento, e buona vita anche a te.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Luglio 2022
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
« Giu    
  • Log in

Categorie

  • Interazionismo (1.040)
  • Psicologia (665)
  • Conoscenza (662)
  • Bisogni umani (555)
  • Religione (354)
  • Natura umana (322)
  • Etica (283)
  • Mente (262)
  • Miscellanea (242)
  • Inconscio (230)
  • Filosofia (221)
  • Appartenere (215)
  • Sentimenti (214)
  • Sistemica (201)
  • Giudicare (167)
  • Libertà (163)
  • Vita (158)
  • Conflitto (157)
  • Politica (154)
  • Pensiero (150)
  • Verità (145)
  • Relazioni (143)
  • Competizione (143)
  • Motivazioni (142)
  • Piacere e dolore (141)
  • Coscienza (139)
  • Differenze umane (135)
  • Comunicazione (133)
  • Libero arbitrio (123)
  • Mappa cognitivo-emotiva (121)
  • Società (110)
  • Felicità (108)
  • Intelligenza (104)
  • Cambiamento (103)
  • Amore (103)
  • Razionalità (100)
  • Identità (99)
  • Scegliere (98)
  • Saggezza (94)
  • Conformismo (92)
  • Logica (87)
  • Paura (85)
  • Causalità (84)
  • Comprensione (80)
  • Gerarchia (77)
  • Falsità (74)
  • Casualità (73)
  • Valore (73)
  • Bellezza (69)
  • Cultura (68)
  • Volontà (68)
  • Arroganza (68)
  • Stupidità (65)
  • Psicopatia (60)
  • Automatismi (58)
  • Apprendimento (58)
  • Comunità (57)
  • Scienza (57)
  • Umorismo (57)
  • Musica (56)
  • Imitazione (56)
  • Cooperazione (56)
  • Psicoterapia (54)
  • Piacere (52)
  • Interdipendenza (51)
  • Immaginazione (50)
  • Caffè filosofico (50)
  • Poesia (50)
  • Inganno (48)
  • Comportamento (48)
  • Gioco (47)
  • Solitudine (47)
  • Complessità (46)
  • Arte (45)
  • Autoinganno (44)
  • Condivisione (44)
  • Critica (43)
  • Domande (43)
  • Ecologia (41)
  • Bias cognitivo (40)
  • Morte (40)
  • Altrui (40)
  • Informazione (40)
  • Creatività (39)
  • Letteratura (39)
  • Empatia (39)
  • Natura (39)
  • Autogoverno (37)
  • Linguaggio (37)
  • Ruoli sociali (36)
  • Percezione (36)
  • Potere (36)
  • Tempo (35)
  • Bisogno di interazione (35)
  • Illusione (35)
  • Idee (34)
  • Mistificazione (34)
  • Desideri (33)
  • Paura di cambiare (32)
  • Sistemi sociali (32)
  • Genetica (31)
  • Spiritualità (31)
  • Colpa (30)
  • Dolore (29)
  • Demoni (29)
  • Futuro (28)
  • Doppio vincolo (28)
  • Valenza sociale (28)
  • Media (27)
  • Attenzione (27)
  • Sesso (26)
  • Evoluzionismo (26)
  • Autocensura (25)
  • Violenza (25)
  • Riti e rituali (25)
  • Citazioni e aforismi (23)
  • Economia (22)
  • Obbedienza (22)
  • Bene e male (21)
  • Memoria (21)
  • Sacralità (21)
  • Stimoli e reazioni (20)
  • Progresso sociale (20)
  • Disprezzo (19)
  • Giustizia (19)
  • Introversione (18)
  • Responsabilità (18)
  • Gradimento (18)
  • Bisogno (17)
  • Pragmatismo (17)
  • Meditazione (17)
  • Manipolazione mentale (17)
  • Problemi (17)
  • Dialogo (16)
  • Fotografia (16)
  • Personalità (16)
  • Luigi Anèpeta (15)
  • Senza categoria (15)
  • Metapensiero (15)
  • Tecnologia (15)
  • Odio (15)
  • Irrazionale (14)
  • Partecipazione (14)
  • Amicizia (14)
  • Ordine (14)
  • Televisione (13)
  • Storia (13)
  • Tradizioni (13)
  • Psicoanalisi (13)
  • Egoismo (13)
  • Successo (12)
  • Gregory Bateson (12)
  • Bruno Cancellieri (12)
  • Modelli (11)
  • Metainterazione (11)
  • Mimesi (11)
  • Ateismo (11)
  • Cervello (11)
  • Social networks (11)
  • Informatica (11)
  • Forma (11)
  • Miglioramento della società (10)
  • Biologia (10)
  • Status (9)
  • Finalità (9)
  • Fede (9)
  • Neuroscienza (9)
  • Sociologia (9)
  • Narrazione (9)
  • Tradotti in tedesco (9)
  • Internet (9)
  • Speranza (8)
  • Semantica generale (8)
  • Scienze umane (8)
  • Ansia (8)
  • Festa (7)
  • Autorità (7)
  • Sensibilità (7)
  • Placebo (7)
  • Servire (6)
  • Aspettativa (6)
  • Invidia (6)
  • Alain de Botton (6)
  • Antropologia culturale (5)
  • Salute (5)
  • Fisiologia (5)
  • Materia (4)
  • Classificare (4)
  • Tradotti in francese (4)
  • Psicodinamica (4)
  • Dignità (4)
  • Noia (4)
  • Gelosia (4)
  • Pubblicità (3)
  • Jazz (3)
  • Disciplina (3)
  • Frustrazione (3)
  • Software (3)
  • Pedagogia (3)
  • Video (3)
  • Cinema (3)
  • Riduzionismo (2)
  • Democrazia (2)
  • Aggressività (2)
  • Memetica (2)
  • Tolleranza (2)
  • Contesti sociali (2)
  • Luoghi (2)
  • Metanalisi (2)
  • Selezione sociale (2)
  • Triade (2)
  • Autenticità (2)
  • Audio musicale (2)
  • Alienazione (2)
  • Misantropia (2)
  • Fantasia (2)
  • Risentimento (1)
  • Performance (1)
  • Mercato (1)
  • Metainformazione (1)
  • Leggerezza (1)
  • Psicosomatica (1)
  • Compassione (1)
  • Funzionalismo (1)
  • Edgar Morin (1)
  • Preghiera (1)
  • Consigli (1)
  • Lavoro (1)
  • Associazionismo (1)
  • Sacrificio (1)
  • Dormire (1)
© Copyright 2019-2022 Bruno Cancellieri | Contatto