Attacco al super-io
Chi sfida il suo super-io deve aspettarsi subdole, ostili e morbose reazioni di questo guardiano, messe in atto “a fin di bene” cioè per proteggere la persona dal rischio di essere espulsa dalla comunità. Perciò …
Chi sfida il suo super-io deve aspettarsi subdole, ostili e morbose reazioni di questo guardiano, messe in atto “a fin di bene” cioè per proteggere la persona dal rischio di essere espulsa dalla comunità. Perciò …
Ho sfidato il mio super-io e adesso mi aspetto le sue subdole, ostili e morbose reazioni “per il mio bene” cioè per proteggermi dal rischio di essere espulso dalla comunità. Ma sarò vigile e saprò …
Non siamo liberi di pensare a qualsiasi cosa, primo perché possiamo pensare solo a cose che conosciamo (cioè per cui abbiamo parole o immagini), secondo perché il nostro super-io censura i pensieri che ritiene pericolosi …
Noi non pensiamo né agiamo liberamente perché dal modo in cui pensiamo e agiamo dipendono gli atteggiamenti altrui nei nostri confronti. In altre parole, il nostro posto nella società e la nostra reputazione dipendono dal …
A mio parere, il libero arbitrio (se esiste) è soggetto ad autocensura in senso psicoanalitico. Intendo parlare di un libero arbitrio veramente libero, cioè non soggetto alle pressioni dei sentimenti e delle emozioni. Suppongo che …
Quando due persone interagiscono, nell’interazione sono coinvolti vari componenti mentali consci e inconsci, volontari e involontari (agenti, logiche, dati, memorie, sentimenti, sensazioni, percezioni, automatismi in generale ecc.). I principali sono: Motivazioni di base (bisogni, pulsioni, …
Piaceri e dolori, attrazioni e repulsioni, desideri e paure hanno una valenza sociale, nel senso che possono essere approvati o disapprovati dagli altri e, di conseguenza, influenzare il comportamento altrui a favore o a sfavore …
Una delle paure umane più importanti e diffuse è quella dell’isolamento sociale. Essa agisce a livello inconscio ancor più che a quello conscio ed è tra i principali determinanti del comportamento e delle inibizioni dello …
Ogni cosa che facciamo o ipotizziamo di fare è oggetto non solo di autocensura inconscia, ma è anche usata come criterio di appartenenza e identità sociale. In altre parole, i nostri gesti, le nostre scelte, …
Se dobbiamo mentire, meglio farlo consciamente che inconsciamente. Nel secondo caso mentiamo anche a noi stessi.
Ognuno di noi ha in testa un particolare “clan” (cioè una comunità interiore di appartenenza) ovvero una struttura sociale o comunità ideale che condiziona il nostro comportamento come una gabbia mentale, con i suoi obblighi …
L’appartenenza sociale si ottiene attraverso la realizzazione di uno o più modelli di appartenenza tipici della comunità di elezione. I modelli di appartenenza, una volta interiorizzati, costituiscono i paradigmi motivazionali dell’individuo, il quale sente un …
Ogni essere umano è giudicato dagli altri per ciò che pensa, sente, ama, odia, crede, dice, fa ecc. e per ciò che non pensa, non sente, non ama, non odia, non crede, non dice, non …
Qualunque cosa io faccia o pensi di fare (consciamente o inconsciamente), è sottoposta ad un’autocensura da parte di un mio meccanismo inconscio, che io chiamo “autocensore” e che ha il compito di stabilirne la valenza …
La vita è un oscuro e instabile compromesso tra ciò che vorremmo e ciò che possiamo (avere, essere, fare), complicata dal fatto che non sappiamo ciò di cui abbiamo veramente bisogno, né ciò che veramente …