Più uno studia le scienze umane e sociali (filosofia, psicologia, sociologia, antropologia, neuroscienze, linguistica ecc.), più aumentano le proprie capacità cognitive rispetto a coloro che non hanno mai coltivato tali discipline o lo hanno fatto in misura minore. I meno colti, tuttavia, solitamente non riconoscono la loro inferiorità cognitiva rispetto ai più colti, e ritengono che il proprio giudizio sulle questioni morali, psicologiche, politiche, sociali, economiche, religiose ecc. non valga meno di quello degli altri.