Definizione di “logico” dal vocabolario Treccani (sono qui omessi i significati riguardanti la matematica e l’elettronica):
- che riguarda la relazione e la concatenazione delle idee, la coerente derivazione di una dall’altra
- che è conforma alla logica e, in senso più ampio, che si attiene ad un coerente, ordinato e conseguente modo di ragionare e di disporre i fatti, le idee, le nozioni
- razionale, conforme alla ragione, al buon senso
Definizione di “logica” dal vocabolario Treccani:
- Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in particolare, in Aristotele, teoria della connessione tra proposizioni (cioè del sillogismo, argomentazione che consta di due premesse e di una conclusione), che si generalizza in seguito come la teoria o l’indagine relative alle condizioni di validità dei procedimenti di inferenza di un giudizio da un altro.
In informatica, “logica” è sinonimo di programma, algoritmo, procedura, ovvero sequenza di passi eseguiti da un calcolatore in ciascuno dei quali viene eseguita un’operazione o viene fatta una domanda o un test dalla cui risposta dipende un’operazione o un’altra (se è verificata una certa condizione fai una certa azione, altrimenti non fare nulla, o fai una certa altra azione). Una logica informatica costituisce quindi un processo decisionale dove vengono prese delle decisioni in base a delle situazioni. Io credo che qualcosa di simile avvenga anche nella mente umana, sia in quella conscia che in quella inconscia.
È importante distinguere una logica “binaria”, da una logica “non binaria” ovvero misurata, probabilistica o a grandezze continue.
Nella logica binaria la situazione in base alla quale viene presa una decisione ha solo due stati possibili (vero o falso), come pure l’azione da eseguire (fare o non fare una certa cosa).
Nella logica non binaria, ovvero misurata o probabilistica, la situazione in base alla quale viene presa una decisione ha un numero di valori non finito, in un continuum da un minimo a un massimo, così come l’azione da fare può essere ponderata (in un continuum da un minimo ad un massimo) in funzione della misura della situazione, ovvero della variabile indipendente usata come criterio decisionale.
La mente umana, specialmente quella inconscia, tende a fare valutazioni e prendere decisioni in senso binario (vero/falso, ovvero sempre vero o sempre falso, fare o non fare, ovvero fare completamente o non fare affatto). La mente razionale scientifica, invece, fa normalmente valutazioni, previsioni e prende decisioni in senso probabilistico, ovvero “misurato”.