Introduzione al caffè filosofico del 23/12/2021 sul tema “Cos’è l’amore e perché ci interessa?”

Introduzione al caffè filosofico del 23/12/2021 sul tema “Cos’è l’amore e perché ci interessa?”

 

La prima cosa che mi chiedo pensando all’amore, è cosa sia veramente, cioè se sia un concetto oggettivo o soggettivo, e quale branca del sapere sia competente per definirlo e per discuterne. Per cercare di rispondere a queste domande ho consultato la voce “amore” del vocabolario Treccani, dove si trovano diverse definizioni e note, tra cui le seguenti:

  • sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia
  • può indicare l’affetto reciproco, la concordia dei sentimenti
  • può anche essere rivolto a se stesso, come manifestazione di egoismo e di egocentrismo
  • amor proprio: onesta ambizione di non rimanere indietro agli altri in una competizione, desiderio di rivelare e far apprezzare le proprie capacità e buone doti, impegnando la propria volontà nello sforzo di accrescerle e potenziarle
  • sentimento che attrae e unisce due persone (ordinariamente ma non necessariamente di sesso diverso), e che può assumere forme di pura spiritualità, forme in cui il trasporto affettivo coesiste, in misura diversa, con l’attrazione sessuale, e forme in cui il desiderio del rapporto sessuale è dominante, con carattere di passione, talora morbosa e ossessiva; comune a tutte queste forme è, di norma, la tendenza più o meno accentuata al rapporto reciproco ed esclusivo
  • secondo la dottrina platonica l’amore è contemplazione della bellezza e impulso di elevazione morale (nel linguaggio comune è però talvolta inteso come amore unilaterale, non rivelato e non corrisposto)
  • sentire l’istinto dell’accoppiamento
  • In senso più spirituale, lo slancio dell’uomo verso Dio e le cose celesti, e reciprocamente la benevolenza che Dio accorda alle creature
  • carità verso il prossimo
  • desiderio, brama di avere, di ottenere, di possedere una cosa
  • vivo attaccamento o inclinazione per qualche cosa

In quanto alla domanda “quale branca del sapere sia competente per definire l’amore e per discuterne”, non ho fatto ricerche in tal senso, ma ritengo che di esso siano in molti, forse troppi, a occuparsene: la religione, la letteratura (specialmente la narrativa e la poesia), la psicologia, la filosofia, la biologia, la sociologia, l’antropologia culturale ecc., oltre al senso comune. Infatti è un tema del quale quasi tutti pensano di sapere abbastanza, come se l’amore fosse qualcosa di naturale, di innato e di evidente.

A mio parere, come ho spiegato in questo articolo, in cui ho identificato circa 30 diversi tipi di amore molto diversi tra loro, l’amore potrebbe essere semplicemente un nome usato per mistificare e nobilitare il piacere, il desiderio o il bisogno di avere, di dare, di interagire, di appartenere, o qualcos’altro di non pregevole.

E voi che ne pensate?

 


Vedi anche “Caffè filosofico online. Conversazioni sulla vita, sulla società e sulla natura umana

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