La mente come agente inconscio
La mente è un agente inconscio di cui la coscienza conosce solo gli effetti, non i procedimenti.
La mente è un agente inconscio di cui la coscienza conosce solo gli effetti, non i procedimenti.
La coscienza è un riassunto, un compromesso, e una giustificazione della parte nota dell’inconscio.
La coscienza è generalmente unitaria (tranne nelle psicosi), mentre l’inconscio è normalmente conflittuale, nel senso che è costituito da una grande quantità di agenti mentali autonomi in competizione tra di loro. Mentre gli organi del …
Il nostro inconscio ci impone di essere come gli «altri» ci vogliono, e ad essi fedeli, ma chi siano i nostri «altri» non è stabilito per sempre. Infatti la libertà consiste nel tradire i vecchi …
La mia meditazione consiste nel ricordare che in ogni momento la mia coscienza è controllata dal mio inconscio. Questo vale per qualsiasi interazione tra me e altre persone e cose. Infatti ogni mia interazione col …
Io divido il mondo nelle seguenti parti che interagiscono tra loro: io (cioè la mia mente cosciente), la mia mente inconscia, il resto del mio corpo, gli altri, il resto del mondo. Ognuna di queste …
L’io cosciente e l’io inconscio si influenzano reciprocamente nel gestire i rapporti con gli altri.
Il concetto di rapporto, o di relazione, implica che vi siano almeno due soggetti, o un soggetto e un oggetto, o due oggetti, insomma, due entità tra cui c’è un certo rapporto o una certa …
I rapporti tra l’io e l’inconscio possono essere più o meno cooperativi o conflittuali, dato che l’io deve tener conto anche delle esigenze altrui e di una visione razionale del mondo che può non corrispondere …
Quando il tuo inconscio ti impone di interagire con altri esseri umani reali, in carne ed ossa, non c’è nient’altro, nessuna simulazione, nessuna illusione, nessun surrogato che possa soddisfare tale bisogno.
Un ingrediente indispensabile della felicità e l’accordo tra la propria coscienza e il proprio inconscio.
La coscienza è lenta, unidirezionale, seriale, riflessiva, poco efficiente; l’inconscio è invece veloce, multidirezionale, parallelo (multitasking), automatico, e, in assenza di conflitti interiori, molto efficiente. Ciò che si apprende a fatica con la coscienza viene …
Tra inconscio e coscienza cè competizione per l’autogoverno della persona. Di solito vince l’inconscio, semplicemente perché è il più forte e può manipolare la conscienza, mentre questa non riesce a manipolare l’inconscio.