Sui limiti del pensiero
Un grande limite del pensiero è che possiamo pensare solo poche cose alla volta, una quantità infinitamente più piccola rispetto alle cose della vita, della società, e del mondo, che sono interconnesse e interdipendenti.
Un grande limite del pensiero è che possiamo pensare solo poche cose alla volta, una quantità infinitamente più piccola rispetto alle cose della vita, della società, e del mondo, che sono interconnesse e interdipendenti.
Pensare ad una certa persona implica provare certi sentimenti e certi desideri, e avere certe aspettative, certe previsioni e certe presupposizioni riguardo ad essa. Implica anche una supposizione di come reagirebbe quella persona se sapesse …
Il pensiero produttivo serve a soddisfare dei bisogni e/o a risolvere dei problemi. Prima di pensare in modo volontario, chiediamoci dunque quali bisogni i pensieri che ci accingiamo a pensare dovrebbero soddisfare e/o quali problemi …
I pensieri non devono essere sprecati, ma usati bene, per scopi buoni, belli, utili. Un pensiero sprecato è nocivo perché sottrae tempo ed energia mentale a pensieri utili o piacevoli.
L’io e l’inconscio competono per il controllo del pensiero.
Pensare consiste nell’immaginare storie più o meno realistiche e più o meno piacevoli.
Tra i vari modi in cui un umano può pensare ce n’è uno che chiamerei «pensiero logico». Si tratta di una sequenza tipica della logica dei sistemi informatici, avente la struttura “if-then-else”, cioè: se una …
Certo pensieri tendono a ripetersi finché non sono scritti. Infatti la scrittura è anche un modo per generare pensieri nuovi.
La mente può essere considerata come una rete di idee interconnesse, e il pensiero come una concatenzazione di idee, cioè un percorso attraverso i nodi della rete. Quando pensiamo, visitiamo tali nodi uno alla volta, …
Si può dire che un pensiero tira l’altro, ma anche che un pesiero scaccia l’altro. Infatti non possiamo pensare a più di un numero molto limitato di pensieri, che varia da persona a persona, forse …
Siamo marionette mosse dai nostri piaceri e dai nostri dolori, ma neghiamo questa verità perché accettarla ci procurerebbe un dolore terribile. Allo stesso tempo crediamo nel libero arbitrio perché tale pensiero ci dà piacere o …
Pensare in termini relazionali (cioè non ontologici) significa chiedersi, per qualsiasi ente (persona o cosa): che rapporto c’è tra questo ente e me? Che rapporto c’è tra questo ente e il resto del mondo?