Piacere, dolore e salute mentale
Sono malate le menti e le società in cui il piacere è disprezzato e il dolore apprezzato.
Sono malate le menti e le società in cui il piacere è disprezzato e il dolore apprezzato.
Quando siamo depressi pensiamo che nessuno ci possa soddisfare e che non possiamo soddisfare nessuno.
Interessarsi di malattie psichiche è importante perché non possiamo escludere di non esserne affetti almeno in parte, o che non ne saremo affetti in futuro.
Dovremmo chiederci quanto la società in cui viviamo sia malata, perché vivere in una società malata ci ammala.
C’è un limite all’autocontrollo (in termini di durata e di frequenza) che non conviene superare per evitare di star male o di impazzire.
La malattia mentale, al pari della cultura, è contagiosa. D’altra parte, ogni cultura è morbosa nella misura in cui impone o propone comportamenti malsani o repressivi.
I pazzi conclamati hanno il grande vantaggio di poter dire ciò che pensano degli altri senza nascondere nulla e senza fingere. E’ un lusso che i sani di mente non possono permettersi.
Quando si parla di “traumi” infantili si intendono momenti traumatici, cioè eventi particolari, che avrebbero conseguenze gravi nello sviluppo psichico degli interessati. A tal proposito io ritengo che siano generalmente molto più importanti e determinanti …
La follia può essere causata da (e causa di) un eccesso di restrizione o di libertà.
Ognuno è responsabile dell’uso del corpo e della mente che il caso gli ha assegnato, nella misura in cui è sano di mente.
Ciò sono persone che non riescono a sopportare i disagi e i doppi vincoli della nostra civiltà, e per avere un po’ di pace si rifugiano nella follia, nell’illusione, nell’allucinazione ecc.
La rimozione (dalla coscienza) del proprio odio o disprezzo per gli altri è causa di falsità, ipocrisia, mistificazione, confusione, inibizione, depressione, schizofrenia ecc. Se l’odio c’è, esso non va negato, ma analizzato, elaborato, ragionato, motivato, …