Ho fatto un semplice esperimento. Ho preso i primi due paragrafi di un articolo di giornale (https://www.internazionale.it/opinione/franco-lorenzoni-2/2021/09/14/scuola-primi-giorni), e li ho frammentati inserendo degli accapo dove mi sembravano appropriati. Credo che il risultato sia una poesia in piena regola:
Non si considera
mai abbastanza
quanto rilievo abbiano
i primi giorni di scuola
nell’imprimere
un segno all’anno che comincia.
Tra maestre e maestri
da anni si discute
di accoglienza
e spesso si prepara
qualcosa di speciale
per far sentire a loro agio
bambine e bambini.
Credo tuttavia
che il tratto che rivela
la qualità degli scambi,
che cominciano a prendere forma
all’avvio di ogni nuovo anno,
stia nella relazione
tra il conoscere e il conoscersi,
tra il bisogno di presentarsi
o ripresentarsi
agli altri
e lo sperimentare da subito,
il più presto possibile,
un incontro appassionato
con qualche conoscenza o linguaggio,
capace di aprirci
e aprire al nostro sguardo
il mondo che ci circonda.
Testo originale
Non si considera mai abbastanza quanto rilievo abbiano i primi giorni di scuola nell’imprimere un segno all’anno che comincia.
Tra maestre e maestri da anni si discute di accoglienza e spesso si prepara qualcosa di speciale per far sentire a loro agio bambine e bambini. Credo tuttavia che il tratto che rivela la qualità degli scambi, che cominciano a prendere forma all’avvio di ogni nuovo anno, stia nella relazione tra il conoscere e il conoscersi, tra il bisogno di presentarsi o ripresentarsi agli altri e lo sperimentare da subito, il più presto possibile, un incontro appassionato con qualche conoscenza o linguaggio, capace di aprirci e aprire al nostro sguardo il mondo che ci circonda.
Fonte: https://www.internazionale.it/opinione/franco-lorenzoni-2/2021/09/14/scuola-primi-giorni