Interazioni immaginarie

Interazioni immaginarie

Una delle cose che rendono la vita umana straordinaria rispetto a quella degli altri animali è la capacità di immaginare interazioni, ovvero di simularle nella propria mente. L’Uomo vive infatti, oltre una vita reale, una vita immaginaria che, quasi come quella reale, può essere fonte di piaceri e dolori.

Un esempio di vita immaginaria è il romanzo, stampato o filmato. Il motivo per cui si leggono romanzi, si vedono film, e forse anche il motivo per cui si scrivono o si mettono in scena, è quello di vivere un pezzo di vita immaginaria, che può essere spesso più interessante della vita reale ed ha il vantaggio, essendo immaginaria, di non procurare danni permanenti in caso di errori o sventure.

Un altro vantaggio della vita immaginaria è quello di addestrarci ad interagire con gli altri in modi che potranno essere usati nella vita reale. In altre parole, così come i giochi dei bambini e dei piccoli di animali servono a prepararli per le future interazioni reali, una funzione analoga possono avere le interazioni immaginarie di cui sono fatti i romanzi e i film.

È bene, dunque, coltivare le interazioni immaginarie, sia in modo passivo, cioè leggendo romanzi e vedendo film, sia in modo attivo, cioè inventando storie e racconti di cui siamo protagonisti diretti o per identificazione.

Esercitare l’immaginazione ci permetterà di ampliare i nostri orizzonti, ci farà uscire dalle nostre gabbie mentali, ci suggerirà nuovi modi, più creativi e produttivi, di interagire con gli altri per una migliore soddisfazione reciproca.

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