Se mi limitassi a dire che ogni individuo ha i suoi gusti, che gli piacciono certe cose e non gli piacciono certe altre, sarebbe un discorso estremamente banale. Ma se mi chiedo perché ad un essere umano piacciono certe cose e non piacciono certe altre, allora il discorso si fa arduo, complesso e controverso. E se osservo che tutto quello che la gente fa lo fa per inseguire il piacere e fuggire il dolore in tutte le loro forme più o meno fisiche (dall’orgasmo sessuale all’ascesi mistica, dal dolore di una ferita alla paura di essere respinti o di morire), allora forse su una banale considerazione e sulle risposte ad una semplice domanda si possono costruire una filosofia, un’etica e una psicologia rivoluzionarie.