Penso che nell’uomo ci siano tre paure fondamentali dalle quali derivano tutte le altre e che danno origine alla maggior parte dei sentimenti, i quali sono legati alla percezione e alla diminuzione delle paure stesse:
- la paura di morire (essere aggrediti, feriti, mutilati, ammalarsi, non avere di che nutrirsi, ripararsi, proteggersi o difendersi, non essere autosufficienti ecc.)
- la paura dell’isolamento sociale (essere abbandonati, non essere amati, essere puniti, rifiutati, emarginati ecc.)
- la paura di sbagliare (fare cose e comportarsi in modi che aumentano il rischio di morire e dell’isolamento sociale, fare cose proibite, non essere in grado di affrontare le difficoltà e i problemi che si presentano, perdere la ragione, essere o apparire stupidi, essere disapprovati)
In assenza di esse forse i sentimenti non esisterebbero.
L’uomo è motivato consciamente o inconsciamente a fare tutto il possibile per diminuire i rischi di morte, isolamento sociale e perdita di potere, a ridurre le relative paure e a provare i sentimenti di benessere e piacere che scaturiscono dalla loro diminuzione.
Queste tre paure sottintendono rispettivamente tre bisogni primari:
- il bisogno di sopravvivenza fisica
- il bisogno di integrazione sociale
- il bisogno di potere sulla natura e la società
Le tre paure fondamentali, così come i tre bisogni primari ad esse associati, sono gerarchicamente interdipendenti in quanto:
- l’isolamento sociale può condurre alla morte
- lo sbagliare e la perdita di potere possono condurre all’isolamento sociale
L’uomo è motivato consciamente o inconsciamente a fare tutto il possibile per diminuire i rischi di morte, isolamento sociale e perdita di potere, a ridurre le relative paure e a provare i sentimenti di benessere e piacere che scaturiscono dalla loro diminuzione.
Vedi anche Paure paradossali degli esseri umani – La paura di ragionare, La paura inconscia della realtà.