Meditazione relazionale

Meditazione relazionale

Suppongo che la migliore forma di meditazione consista nel contemplare riflessivamente le relazioni tra la propria coscienza e il proprio inconscio, quelle tra sé e gli altri, quelle tra sé e il resto del mondo, e quelle tra tutte le cose del mondo.

La ragione di questa mia supposizione è che, come ci insegna Gregory Bateson, non possiamo conoscere le cose in sé, ma solo le relazioni tra le cose, e che la nostra vita e la nostra felicità dipendono dalla qualità delle nostre relazioni con altri umani e con il resto del mondo.

Una relazione tra due entità consiste in una serie di interazioni abituali tra di esse. Un’interazione consiste in una serie di transazioni.

Transazioni, interazioni e relazioni, quando non sono casuali, seguono certe logiche, certi schemi, certi modelli, certe funzioni, e assumono certe forme ricorrenti (pattern).

Il senso della meditazione relazionale dovrebbe essere ecologico, ovvero eco-logico, cioè la meditazione dovrebbe mirare a comprendere le logiche che sottendono le diverse relazioni.

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