Quello che più mi rattrista nei casi di disaccordo non è tanto il disaccordo in sé, quanto il fatto che ognuno dei contendenti pensa che l’interlocutore sia in disaccordo con le proprie opinioni perché è meno informato, meno intelligente, meno sensibile, meno empatico, meno morale, meno “aperto”, o meno disponsto a prendere in considerazione altre versioni dei fatti.
Insomma, non ci basta constatare il discaccordo, ma cerchiamo di dare all’interlocutore e solo all’interlocutore la responsabilità di esso.