Sulla volontà di Dio
Il Dio di Abramo ci chiede una sola cosa: obbedire ai suoi comandamenti; e ci punisce se cerchiamo di aumentare le nostre conoscenze al di fuori dei comandamenti stessi.
Il Dio di Abramo ci chiede una sola cosa: obbedire ai suoi comandamenti; e ci punisce se cerchiamo di aumentare le nostre conoscenze al di fuori dei comandamenti stessi.
Chi crede veramente in Dio lo considera la cosa più importante in assoluto e si sottomette completamente alla sua volontà.
Non ha senso dimostrare l’inesistenza di qualcosa (per esempio “Dio”), tanto meno se non si specifica il luogo fisico in cui la cosa non esisterebbe e le sue caratteristiche fisiche, indispensabili per poterla riconoscere. Le …
In una “chat” di filosofia, è stato posto il seguente quesito: In che modo la filosofia, con la sua metodologia razionale e critica, deve relazionarsi alle religioni e a qualsiasi forma di dogmatismo? Esiste un’incompatibilità …
Come spiegare che persone che hanno una cultura filosofica occidentale “standard” siano in totale disaccordo su certe questioni, come quella della validità delle religioni? Tale disaccordo scredita la stessa filosofia intesa come corpus di conoscenze …
L’imbroglio del cristianesimo è questo: rinuncia ai piaceri che puoi ottenere in questa breve vita in cambio di un piacere immenso ed eterno nell’aldilà. Così la vita dei cristiani viene privata di molti possibili piaceri, …
Se Dio non venisse descritto come onnipotente e onnisciente, nessuno lo adorerebbe. L’amore verso Dio è interessato.
L’appellativo «signore» riferito a Dio, la dice lunga sulla natura autoritaria del cristianesimo, il cui scopo nascosto è il dominio politico e psicologico su tutte le genti.
La questione non è se Dio esista o no, ma, semmai, quale Dio, ovvero quali siano le sue intenzioni, le sue logiche, e se egli si interessi del nostro comportamento individuale e/o collettivo, oppure no. …
Capita a chi critica le assurdità contenute nella Bibbia, di sentirsi dire che occorre contestualizzare il racconto biblico al periodo in cui esso è stato scritto. Sono d’accordo, tuttavia contestualizzare la religione implica riconoscere che …
Io critico le illusioni religiose perché chi crede nel Dio della Bibbia può credere in qualunque altra assurdità e falsità, e propagarle, e questo ostacola il progresso intellettuale e morale dell’umanità.
Se il cosiddtto «Dio» esistesse (quello della Bibbia, vecchio e nuovo testamento), non avrebbe bisogno di intermediari, né di interpreti, né di difensori. A meno che non ami giocare a nascondino.
Ho notato che tutte le religioni e le filosofie spiritualiste aspirano ad una collettivizzazione delle proprie credenze, fino al punto che la comunanza della credenza è per i credenti ancora più importante della credenza stessa. …
A proposito della “sacra” Sindone, se Dio volesse usare dei miracoli per convincerci della sua esistenza e delle sue potenzialità, lo farebbe in modi molto più chiari, semplici, evidenti e diretti, e senza intermediari. Meditate …