La felicità, o l’illusione di essa, non è indispensabile per voler vivere. Messi di fronte alla scelta mutuamente esclusiva tra vivere una vita senza speranza di felicità e morire, quasi tutti scelgono la prima opzione. Diverso è il caso in cui si debba scegliere tra la morte e una vita piena di insopportabili dolori o impedimenti.
Evidentemente la vita ha una forza di attrazione, una volontà di se stessa, e quindi una importanza, maggiore di quella della felicità, tanto da rendere quest’ultima in molti casi superflua o perfino insignificante.
Forse la ricerca della felicità è una sciocchezza, forse ciò che conta veramente è la vita stessa, fino al momento in cui essa considera terminata la sua missione.