Morale, etica, moralismo

Morale, etica, moralismo

(da Wikipedia: Morale)

Spesso i termini etica e morale sono usati come sinonimi ma, mentre la morale considera come dati di fatto le norme e i valori, l’etica svolge su di essi una riflessione speculativa, cerca, cioè, di darne una spiegazione razionale.

Un’ulteriore distinzione è propria del concetto di moralismo che implica una varietà di significati tra i quali quelli filosofici per cui i valori morali sono considerati superiori ad ogni altro principio dell’attività umana: com’è, ad esempio, nell’affermato primato della Ragion pratica sull’attività teoretica in Kant o nella filosofia di Fichte denominata “moralismo puro” per intendere che il principio dell’azione è a fondamento e giustificazione di ogni aspetto della vita dell’individuo.

Nel senso comune moralismo viene inteso spregiativamente come un ipocrita richiamo ai valori della morale corrente usati con eccessiva intransigenza per una severa condanna dei comportamenti altrui.

Nell’ambito della morale esistono due correnti fondamentali: la corrente laica e quella religiosa.

Nell’ambito religioso troviamo la legittimazione e l’efficacia della norma morale come proveniente da Dio.

La morale laica, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell’autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso proveniente dall’esterno.

La morale laica si fonda sull’indipendenza della ragione da ogni dogmatismo e quindi valorizza il dibattito, il confronto e l’apertura, la libertà delle scelte personali.

 

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