Per fare una rivoluzione, o una più semplice rivolta, ci vuole unità di ideali e di intenti, e questa oggi è la cosa che più manca. Siamo tutti fieri della nostra libertà (che non abbiamo conquistato, ma ci è stata regalata dai nostri predecessori) e incapaci di organizzarci politicamente.
Ogni individuo si propone obiettivi, o finalità, individuali, i quali non sono che un surrogato ed una cosa assolutamente miserabile rispetto agli obiettivi che potrebbe proporsi se fosse minimamente cosciente di sé stesso e della dignità e del ruolo che può svolgere nell’universo cosmico. Egli, ignorando, totalmente, la propria autentica essenza, trascorre la propria esistenza in balia delle ideologie che gli vengano inculcate fin dalla nascita, ignaro di sé stesso, dell’essenza effettiva della società in cui si trova a vivere, delle prospettive future che gli riserva l’evoluzione autonoma di detta società (rispetto alla volontà e coscienza degli esseri umani che si trovino a vivere in essa, adattandosi inconsapevolmente alla sua essenza), ed ancor più delle prospettive che potrebbero aprirsi alla sua vita se ne conoscesse il valore effettivo ed il grande ruolo che potrebbe svolgere nel contribuire al progresso umano e sociale della propria specie.