Sui timori riguardanti l’intelligenza artificiale

Sui timori riguardanti l’intelligenza artificiale

Più dei danni che robot o chat dotati di IA potrebbero provocare, ciò che turba molti di noi (ma non tutti) è l’idea conscia o inconscia che in realtà siamo macchine (anche se al posto di semiconduttori abbiamo cellule viventi), e che ci siano o ci saranno macchine più intelligenti di noi, che perciò ci renderanno sempre più inutili e irrilevanti.

Infatti, più aumenta il valore (cioè la capacità cognitiva) della IA, più l’uomo viene svalorizzato (cioè la capacità cognitiva dell’uomo viene svalorizzata).

In tal senso, il fatto che le macchine non possano provare sentimenti, e che non abbiano una coscienza, non ci rassicura, anzi ci turba ancora di più.

Infatti, sempre più spesso avremo a che fare con macchine più intelligenti di noi e libere dalle costrizioni dei nostri sentimenti e della nostra coscienza.

D’altra parte una IA può simulare razionalmente coscienza e sentimenti (se programmata in tal senso), come fanno anche certi umani.

A questo punto, più che interrogarci sul tipo di intelligenza della IA, dovremmo interrogarci su cosa sia veramente l’intelligenza umana, e su come funzioni, tema sul quale abbiamo ancora tanto da scoprire e da capire. Le neuroscienze ci sorprenderanno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *