Sulla cosiddetta essenza delle cose

Sulla cosiddetta essenza delle cose

Secondo me la realtà di una cosa, vale a dire la sua essenza, le sue qualità, e i sui valori consistono nelle sue capacità di interazione, cioè nei modi, nei meccanismi e nelle logiche con cui può interagire (= agire e/o reagire, scambiare informazioni e/o energie) con il resto del mondo.

Una cosa che non può interagire in nessun modo con altre cose non può esistere, nel senso che non è possibile conoscerla, né misurarla, né comunicare con essa. La possiamo solo immaginare, e infatti immaginiamo tante cose inesistenti. Per questo io sono contrario al concetto di “ontologia”, di “essere in sé” e di “valore in sé”.

Non possiamo conoscere le cose in sé, ma solo le interazioni tra le cose. L’ho imparato da Gregory Bateson.

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